Il Museo del Falso ha sette sale, un’aula didattica e altri locali aperti al pubblico solo in occasioni speciali.
Ingresso
L’ingresso al Museo si trova sotto il portico situato sul lato del Castello opposto al parcheggio, in Via della Valletta n.1.
Accoglienza /Biglietteria
All’ingresso trovate il banco della reception. Per la visita al museo, i singoli visitatori possono essere assegnati ad un gruppo, anche senza aver prenotato. La prenotazione – obbligatoria per le scuole e consigliata per gruppi numerosi – consente un miglior servizio in particolare agli ospiti con necessità speciali.

Nella sala è collocata la Quadrisfera che consente al visitatore di entrare fisicamente in un caleidoscopio multimediale dedicato al falso nella sua accezione più ampia.

Alla scoperta del metodo scientifico La sala è costruita come un grande laboratorio alchemico. Si parla del metodo grazie al quale il visitatore può affrontare il percorso del Museo: come distinguere il falso dal vero? Con una logica scientifica.

Il Falso che ha fatto la storia Questa sala è il cuore del museo e mostra le conseguenze che il falso ha avuto sulla storia, ovvero di come e quanto le bugie abbiano letteralmente fatto la Storia. Dalla donazione di Costantino ai gonnellini scozzesi, il visitatore capirà la natura ambigua del falso: la menzogna ha prodotto guerre, pregiudizi, attacchi ingiustificati.

Il sottile confine tra calunnia e leggenda Una scala a chiocciola che ricorda i disegni di Maurits Cornelis Escher conduce al piano superiore di Falseum ed alla Sala 8; qui si esplora il lato giocoso e il lato oscuro della voce che corre: la chiacchiera, la diceria, o la calunnia, il duplice volto delle voci che corrono. Verità e leggende sui Templari, e ancora, il lato oscuro della voce che corre: la calunnia, la diceria utilizzata come arma per attaccare il nemico. Una forma di mistificazione che ha prodotto il “complottismo”.

I Protocolli dei Savi Anziani di Sion, strettamente correlati alla tragedia dell’Olocausto, sono un falso che questo Museo non può ignorare. La Torretta è dedicata a questo tema: è uno degli ambienti più suggestivi dell’intero Castello, ed è il luogo in cui, attraverso la musica, si ricorda la persecuzione degli ebrei.

Vedo quindi credo: verità per immagini? Immersa nei giorni nostri, ma con uno sguardo ben saldo sul passato delle tecniche di creazione del falso giornalistico e fotografico, la sala chiama lo spettatore a mettersi in gioco ed entrare nella "macchina" che crea il falso attraverso i mezzi di comunicazione di massa. La tecnologia del chroma key verrà in aiuto permettendo di diventare i veri e propri conduttori del Falseum TG e costruire e annunciare notizie rigorosamente false!

La tavola domina l’ultima sala del museo. A questa tavola tutto è falso e tutto è vero: quella tra verità e falsità è una sfida che oggi è più viva che mai. Ce lo ricorda anche il "padrone di casa": rispetto al passato abbiamo più armi per smascherare la menzogna. Eppure, paradossalmente, il falso prospera molto più di ieri.

Il Museo è dotato di una sala convegni con 90 posti a sedere con ingresso dal Museo, con accesso in Via della Valletta 1, oppure dal cortile in Via Castello 6, Verrone (BI).
La sala è fornita di:
1 microfono wifi
2 microfoni con cavo
schermo per proiezione 3mt x 2
videoproiettore Proiettore Optoma 4500
1 PC in sala
Il Museo è aperto tutti i weekend e festivi con visite guidate interattive a orari predefiniti (10.30, 12.00, 15.00, 16.30, 18.00). La prenotazione non è obbligatoria ma è fortemente consigliata.
Su richiesta, è possibile prenotare una visita guidata o un laboratorio didattico anche in date infrasettimanali.
Per prenotare inviare una mail a falseum@itur.it.
Su richiesta, puoi vivere Falseum anche attraverso l’avventura “Fuga dalla verità”, una sorta di escape room pensata per scoprire il museo, risolvendo enigmi.
Guardare il mondo… con occhi diversi!
Falseum, Museo Interattivo del Falso e dell’Inganno, occupa l’ala Sud-Est del Castello di Verrone, residenza di origine medioevale abitata prima dai conti Vialardi e poi dal noto botanico Maurizio Zumaglini.
Il Museo nasce con la volontà di mettere in risalto quanto il falso sia attuale nella vita di tutti, bambini e ragazzi compresi, aiutando lo sviluppo del senso critico, la riflessione sulle fonti dei testi studiati a scuola, e promuovendo un corretto utilizzo degli strumenti multimediali. L’idea è di offrire ai giovani gli spunti utili per poter osservare e comprendere il mondo da un’altra prospettiva.
Al percorso di visita è possibile abbinare differenti attività didattiche a seconda degli argomenti o grado di istruzione (Durata complessiva visita + laboratorio: 2h – 2h 1/2)
Da sempre gli uomini si raccontano storie. Storie per vincere la paura o la noia, storie per aggregarsi e per trovare un’identità comune, storie per tramandare esperienze e fatti antichi…
Ma quanto c’è di vero e quanto c’è di falso in queste storie? Come nasce una leggenda? Quali sono i meccanismi che regolano l’immaginazione? Un percorso coinvolgente tra storia e leggende che culmina in un laboratorio pratico di narrazione orale.
Nell’epoca attuale siamo tutti quanti sovraesposti a una quantità di informazioni praticamente ingestibile. Il rischio è di venire sopraffatti non tanto dai contenuti ma dalle “prime impressioni” che certe notizie suscitano, con le inevitabili conseguenze negative anche a danno della collettività.
Il percorso, romanzato dall’accompagn-attore in maniera interdisciplinare e interattiva, porterà i ragazzi a diventare essi stessi parte della visita, rendendo tangibile l’esperienza di visita alla scoperta dei meccanismi di manipolazione dei media così da evitare, o almeno limitare, i rischi di diventare inconsapevoli strumenti per la diffusione di pericolose falsità.
L’esperienza culmina nello studio televisivo di Falseum, di fronte ad alcune “fake news” sviluppate dai ragazzi, al fine di testare i suggerimenti ricevuti durante la visita guidata.
Noi siamo belli, buoni e bravi, gli Altri invece sono brutti, cattivi e puzzano. Ma… chi siamo Noi? E soprattutto, chi sono questi maledetti Altri da cui siamo circondati?
Un percorso attraverso i ragionamenti fallaci e le paralogie che apparentemente giustificano opinioni e comportamenti tossici, escludenti e talvolta, purtroppo, violenti. Giochi di ruolo e racconti coinvolgenti per affrontare in modo leggero ma approfondito un tema forte e attuale.